Appuntamento sabato 15 febbraio, alle ore 15 e 30, presso la Chiesa Avventista di
via Gioacchino di Marzo 25, a Palermo, per una conversazione intorno alla
scelta vegetariana del grande scrittore russo, Lev Tolstoj, condensata nel
volumetto, curato dal giornalista ed editore Davide Romano, “Riflessioni di un
vegetariano”. Insieme al curatore, il pastore della comunità Daniele
Passaretta.
Il libro: “La riflessione sulle motivazioni etico-religiose e
antropologiche di una scelta vegetariana è al centro di questo breve scritto
del 1892, che fu a lungo noto con il titolo Il primo gradino, allusiva metafora
dietro cui compare quell’ideale di ascetismo che Lev Tolstoj volle far proprio,
a partire da un certo momento della sua vita. Il primo di un numero infinito di
gradini di una colossale scalinata, la cui faticosa e travagliata ascesa
costituisce l’unica via che conduce alla virtù. (…) La straordinaria modernità
del pensiero del grande filosofo russo si allaccia con forza alle più calde
questioni che percorrono, a più di un secolo di distanza, la nostra società.
L’attualità delle rivendicazioni del movimento animalista o il dilagante favore
che incontra in questi nostri anni la scelta di un’alimentazione vegetariana
rappresentano posizioni ideologiche estremamente affini alle istanze così
appassionatamente caldeggiate dal vegliardo di Jàsnaja Poljàna, testimone
lungimirante e intuitivo del suo secolo, un secolo di profondi rivolgimenti
culturali, in cui il vecchio mondo dell’ancien régime, con tutti i suoi
sentimenti e i suoi valori, tramontava, per lasciare spazio alla sensibilità
nuova della società che nasceva”. (dalla Prefazione di Davide
Romano)
L’autore: Lev Nikolàevic Tolstoj nacque nel 1828 a Jàsnaja Poljàna, nella
tenuta di proprietà della nobile famiglia materna, nei pressi della città di
Tula. Dopo la perdita di entrambi i genitori, trascorse gli anni
dell’adolescenza tra Mosca e Kazan, dove iniziò gli studi universitari. Nel
1851 ebbe inizio la sua avventura al fronte, nel Caucaso; sono questi gli anni
in cui Tolstoj inizia a scrivere, e da lì a poco vedrà la luce il suo primo
romanzo, Infanzia, pubblicato nel 1852, cui seguirà nel 1856 I racconti di
Sebastopoli, ispirato proprio all’avventura nell’esercito. Intorno ai
trent’anni, Tolstoj decise di far ritorno a Jàsnaja Poljàna, dove rimase per
gran parte della sua vita. Nel 1862 sposò Sonja Andrèevna Bers, e negli stessi
anni pubblicò le opere che lo hanno reso immortale: Guerra e pace è del 1869,
Anna Karenina del 1877. Tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta, Tolstoj
attraversò un periodo di profonda crisi spirituale, dalla quale uscì grazie
alla religione. Da questo momento, tutta la sua produzione letteraria,
narrativa e saggistica risentì di una rinnovata prospettiva filosofica ed
etico-religiosa. L’opera completa di Tolstoj è raccolta in 90 volumi, non
ancora integralmente tradotti in italiano.
L’iniziativa è organizzata dalle Edizioni La Zisa, dall’Associazione
culturale La Tenda di Abramo – Culture e religioni in dialogo e dalla Chiesa
Avventista di Palermo
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